Quando si parla di video realizzati con le fotocamere dei droni con smartphone o macchinette fotografiche, si sente molto spesso nominare il termine inglese “gimbal”, che in italiano si traduce con “giunto cardanico”, un dispositivo di trasmissione del moto tra due o più assi in rotazione. Il gimbal è un’attrezzatura che presenta uno o più giunti cardanici, montati su un supporto, con una o più impugnature, e stabilizzati da motori brushless, per bilanciare i movimenti e rendere le riprese video stabili se si cammina su terreni disconnessi, si corre e si fanno delle riprese aeree con un quadricottero.
Quali sono le caratteristiche da valutare nell’acquisto di un gimbal
Per scegliere uno stabilizzatore o gimbal occorre tenere in considerazione alcune caratteristiche tecniche essenziali:
- il numero degli assi
- il peso
- le maniglie
- i materiali
- l’autonomia
Gimbal a 2 o 3 assi
Gli stabilizzatori si suddividono in gimbal a 2 assi e gimbal a 3 assi. Quelli a 3 assi sono generalmente migliori rispetto a quelli 2 assi, e sono anche meno economici. Nel gimbal a 2 assi la stabilizzazione riguarda i movimenti di beccheggio e rollio. Nel gimbal a 3 assi la compensazione interessa anche i movimenti di bardata. Avere un gimbal a tre assi garantisce, quindi, una stabilizzazione completa, per qualsiasi tipo di movimento.
Il peso
Ogni modello di gimbal è pensato per un dispositivo specifico con un suo peso determinato. In base all’uso, sono in commercio gimbal per smartphone, droni, fotocamere e action cam.
Adattare un gimbal a un dispositivo non rappresenta una buona soluzione e molto spesso si rileva controproducente, perché vanifica tutto il lavoro dei motori brushless, rendendo instabile la ripresa video. Inoltre va considerato che un gimbal pesante può stancare il braccio della persona, rendendo più difficili alcune manovre o inquadrature.
L’impugnatura
Un gimbal con 2 impugnature è più comodo rispetto a uno stabilizzatore con una sola. Più maniglie ci sono e più aumenta il peso del gimbal. Occorre allora capire qual è l’uso che vogliamo farne del dispositivo.
I materiali
La qualità dei materiali usati per un gimbal influisce sul prezzo del modello. Gli stabilizzatori più economici sono in plastica ABS. I più costosi in alluminio aeronautico o plastica rinforzata.
L’autonomia
Di solito una batteria interna alimenta i motori brushless dei gimbal. Ci sono poi modelli con pile standard e altri con batterie agli ioni di litio integrate che vanno ricaricate insieme al dispositivo e non si possono sostituire.
Le varie tipologie di gimbal
In commercio esistono vari modelli di gimbal. Ci sono i gimbal gopro, destinati alle action camera ai gimbal per reflex, destinati alle macchine fotografiche professionali in grado di realizzare anche video, i gimbal per smartphone, favorito anche dalla loro notevole diffusione, con il progresso della tecnologia. Tra gli stabilizzatori di fascia alta si può indicare il DJI Ronin-M gimbal, un dispositivo a doppio manico molto diffuso e apprezzato dagli utenti, anche per l’affidabilità garantita dal marchio DJI. In quelli di fascia media, il DJI Osmo Mobile 3 è un gimbal pieghevole di un sistema a 3 assi capace di eliminare le vibrazioni e assicurare sempre una grande stabilità, che si adatta a vari modelli di smartphone. Sempre DJI, la casa cinese tra i maggiori produttori mondiali di droni, propone un’ampia gamma di gimbal economici, con un buon rapporto qualità-prezzo, ideali per chi deve fare un uso amatoriale di questi dispositivi.