Se da un lato i droni radiocomandati di fascia alta e medio-alta sono diventati quasi un oggetto di culto per gli amanti delle riprese aeree, è anche vero che la grande diffusione di questo hobby relativamente recente ha portato, come logica conseguenza, alla creazione di un mercato molto variegato in termini di prezzi e prestazioni. Accanto ai modelli luxury di colossi asiatici come DJI, altre aziende hanno quindi implementato i loro cataloghi con dei droni alla portata di tutti.
Oggi parliamo in particolare del Parrot Bebop 2, un modello entry level che ha già conquistato una buona fetta di mercato, unendo ottime prestazioni a una manovrabilità eccellente. Ma vediamo nel dettaglio tutti i pregi dell’ultimo arrivato in casa Parrot.
Caratteristiche tecniche
- Dimensioni 382 x 328 x 89 mm
- Peso 500 gr con batteria montata
- Batteria Li-Ion da 2700 mAh
- Camera da 14 mpx
- Video H264 a 30 fps
- Memoria interna da 8 Gb
- Stabilizzatore digitale a 3 assi
- GPS, magnetometro, accelerometro
- Design - 67%67%
- Durata Batteria - 82%82%
- Caratteristiche - 80%80%
- Facilità d'uso - 85%85%
Sommario
PRO: Drone entry level con ottime prestazioni e caratteristiche. Buona autonomia della batteria.
CONTRO: Peso. Necessita di corso pilotaggio.
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Estetica e performance di volo
La prima miglioria che salta all’occhio rispetto alla versione precedente del Bebop è sul piano costruttivo. Molti erano rimasti negativamente colpiti dalla plasticosità del primo modello, e la casa produttrice francese ha implementato la solidità del drone con una copertura in policarbonato e un telaio rinforzato che resiste egregiamente al vento.
Grazie alla batteria agli ioni di litio da 2700 mAh e alle eliche dal diametro maggiore è migliorata anche l’aerodinamicità, permettendo di raggiungere la ragguardevole velocità di 60 km orari, con un’autonomia di 25 minuti.
Leggero e agile, il nuovo drone Parrot Bebop si rivela molto manovrabile, permettendo così anche ai meno esperti di tentare le acrobazie più spericolate senza temere i danni dovuti alle collisioni accidentali.
Una serie di sensori dislocati sul corpo del velivolo permette al drone di capire autonomamente se si trova sul suolo o nelle mani del pilota. Al momento del decollo da terra le eliche inizieranno a girare a velocità sostenuta, ma si può anche farlo decollare tenendolo in mano e lanciandolo in volo quando le eliche avranno raggiunto la giusta velocità. Una volta che il drone avrà preso il volo sarà possibile selezionare tramite il controller una delle tre modalità di volo previste: Sport, Video, Touch and Fly. In modalità Sport il Bebop 2 si lancerà in una corsa sfrenata alla massima velocità senza comprometterne la stabilità anche in caso di vento forte, in modalità Video sarà possibile effettuare riprese di grande effetto grazie alla stabilizzazione digitale a 3 assi, in modalità Touch and Fly è possibile stabilire un percorso preselezionato sulla mappa e lasciare il Bebop 2 libero di perlustrare la zona di interesse.
Il Bebop 2 è manovrabile sia con lo smartphone che con SkyController. Con smartphone o tablet la portata del segnale è piuttosto limitata: 300 metri circa, in alcune condizioni anche meno; mentre utilizzando lo SkyController la portata può arrivare fino a 2 km, senza perdite del segnale. Per funzionare con iOS e Andori, il Bebop 2 ha bisogno dell’applicazione FreeFlight 3, offrendo tutti i controlli a portata di click, anche se non con la stessa intuitività e risposta che si può ottenere dagli stick analogici.
Lo SkyController si abbina a smartphone o tablet creando una rete Wi-Fi grazie alle antenne dual band MIMO. E’ dotato anche di un’antenna GPS compatibile con Glonass ed estensione HDMI per collegare un visore FPV.
Prestazioni foto e video
Sulla parte anteriore del corpo del drone troviamo una fotocamera con sensore CMOS da 14 mpx con risoluzione di 4096 x 3072, che scatta foto nei formati JPEG, RAW e DNG per poi salvarle automaticamente nella memoria interna da 8 GB, più che sufficienti vista la capacità di compressione dei file. Per quanto riguarda la videocamera, la qualità delle immagini è migliore, con codifica in H264 a 30 fps. Grazie alla lente grandangolare fisheye il drone Parrot Bebop 2 può riprendere a 180°, con la possibilità di ruotare la videocamera manualmente o attraverso lo SkyController. I video risultano fluidi e ben stabilizzati anche se va detto che non siamo ai livelli di immagini professionali e, complice il sistema di compressione file, si può notare un forte contrasto e un’alta saturazione dei colori. Ad ogni modo, per chi non ha pretese professionali, questo drone è in grado di offrire riprese aeree più che soddisfacenti.
Come nelle modalità di volo, anche sul versante delle riprese troviamo diverse funzioni interessanti: la modalità Cameraman consente di scattare foto e girare video in modalità semi-automatica, mettendo a fuoco l’immagine con un semplice doppio click e inquadrando il soggetto attraverso lo scorrimento delle dita sullo schermo dello smartphone. In modalità Magic Dronie è possibile mantenere il soggetto scelto al centro dell’inquadratura e aggiungere effetti inediti. Troviamo anche la funzione Follow Me che consente di scegliere un soggetto da far seguire al drone in maniera autonoma grazie al modulo GPS, e la funzione AutoShot che consente di impostare dei movimenti programmati durante i quali il drone scatterà foto perfettamente a fuoco.
Versioni accessoriate
Per ottenere il massimo delle prestazioni ha senso valutare l’acquisto della versione Parrot Bebop 2 FPV, che include lo SkyController e Cockpit Glasses FPV, per provare l’emozione di un volo con visuale in prima persona. A un prezzo più che ragionevole è disponibile anche la versione premium Bebop 2 Adventurer che comprende, oltre agli accessori FPV, 2 set da 4 eliche di ricambio e uno zaino per trasportare comodamente tutto il necessario.
Conclusioni
Il Parrot Bebop 2 è un drone con molto potenziale e un interessante rapporto qualità-prezzo, ideale per chi si avvicina per la prima volta a questo genere di attività e ha bisogno di un oggetto che abbia il pregio di essere immediato e intuitivo nell’utilizzo. Nondimeno, considerando l’agilità e la maneggevolezza, rappresenta un ottimo acquisto anche per chi ha già preso la mano con le acrobazie adrenaliniche, senza nulla togliere alla qualità video.
Ricordiamo, infine, che trattandosi di un drone oltre i 300 grammi di peso, rientra tra quelli pilotabili solo dopo il conseguimento dell’abilitazione, come da recente regolamento dell’ENAC.